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LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
- 16 giugno 2017
- Posted by: admin
- Category: Senza categoria
Quante volte capita di utilizzare il termine “disabilità” in maniera davvero inappropriata, facendo cioè riferimento alla mancanza di qualcosa rispetto alla “normalità”, altra parola dal significato discutibile. Cosa è realmente la disabilità? Cosa si cela dietro le persone diversamente abili? A primo impatto pensiamo magari ad un ragazzo in carrozzina con difficoltà deambulatorie, ma dietro c’è effettivamente molto di più. Ci sono ad esempio persone che non hanno alcun deficit cognitivo o motorio, l’unica loro difficoltà è quella uditiva: i sordi.
Le persone sorde, non “sordomute” a differenza di ciò che spesso si sente in giro, hanno un deficit sensoriale dell’apparato uditivo, che hanno ABILMENTE trasformato in uno stimolo per affinare tutti gli altri sensi. Se invece noi udenti ci fermassimo a riflettere per un attimo, ci stupiremmo di quanto poco utilizziamo l’olfatto, il tatto, la vista, affidando, il più delle volte, il nostro approccio con il mondo esclusivamente all’udito. Spesso a causa della nostra indifferenza, non cogliamo i dettagli della realtà che ci circonda e riusciamo ad essere più “sordi” delle persone non-udenti.
Non tutti, ad esempio, sanno che i sordi hanno una cultura propria che custodiscono con tanto orgoglio e che la frase “ la diversità è una risorsa” con loro davvero prende forma e diventa una magica realtà, un mondo nuovo, dove per comunicare si utilizza la LIS : Lingua dei Segni Italiana. E’ bello sottolineare la parola “lingua” e non linguaggio, perché non si tratta di semplici gesti iconici , un mimo, una pantomima, anzi, è l’esatto contrario! E’ una lingua a tutti gli effetti, paragonabile all’inglese o al francese, ha una grammatica ed una sintassi propria, in grado di trasmettere qualsiasi tipo di messaggio, ma che a differenza del canale acustico-verbale, sfrutta quello visivo-gestuale, dove gli occhi sono attenti ad ascoltare e le mani seguono dei parametri ben specifici per comunicare.
Tale lingua, non universale bensì nazionale, è utilizzata dalla maggior parte dei sordi e da tutti quegli udenti che per lavoro, passione o curiosità, hanno avuto il coraggio di abbattere le barriere comunicative. E’ adoperata in diversi contesti tra cui strutture pubbliche, telegiornali, circoli, convegni e scuole. Ci sono ad esempio casi in cui alcuni bambini, seppure privi di qualsiasi tipo di deficit, hanno un rendimento scolastico molto basso dovuto alle numerose difficoltà di apprendimento. Tali problemi sono stati risolti impiegando differenti strategie di insegnamento e spesso facendo riferimento proprio alla lis. Questo essenzialmente perché la scuola esige l’uso del sistema rappresentazionale visivo-uditivo, mentre è probabile che essi utilizzino prevalentemente altri canali. Chiaramente gli studi correlati sono ancora nuovi, ma si è potuto certificare il grande contributo che la lingua dei segni può offrire sul piano dell’attenzione, della comunicazione e della socializzazione.
Spiegare in poche parole la lingua dei segni sarebbe senza dubbio riduttivo, ma sicuramente si può affermare che essa è uno strumento sofisticato e necessario per favorire integrazione, identità e cultura, attraverso elementi indispensabili per i minorati sensoriali e importanti per gli udenti. I quali, imparandola, potranno appezzare, comprendere, rispettare la comunità sorda e, allo stesso tempo, arricchirsi sia a livello personale che professionale.
Valentina Ferrara Interprete Lis